PAOLO TRIESTINO
Eccellente interpretazione di tutto il cast , alla prima al Teatro Erba di Torino, dove è andato in scena "BEN HUR". Paolo Triestino ,attore consolidato di cinema , televisione e teatro da VIP , CROCIERA VIANELLO, IL CONTE MAX, VITA DA PAPARAZZO, solo per citarne una minima parte, in "BEN HUR" (vedi trama cliccando nel menù SPETTACOLO art. del 7/2/2013 ) ha superato se tesso.
Nicola Pistoia, Elisabetta De Vito e uno straordinario Paolo Triestino che interpreta Milan, in ingegniere bielorusso che approda a Roma in cerca di un futuro lavorativo. Paolo Triestino è un uomo dotato di grande sensibilità e umiltà e fa parte di quelle persone vere e non costruite con le quali parlare è un piacere. Nell'intervista a seguire Paolo, ci descriverà il suo personaggio, il successo di "BEN HUR" che va in scena da quattro anni , l'iniziativa promozionata a Torino e tanto altro....
D: Interpretare Milan non deve essere stato facile, reciti in modo spettacolare, sembri un vero bielorusso. Preparare questo personaggio immagino sia stato complesso?
R: Grazie per i complimenti ! Non è stato affato facile prepararmi . Ho studiato e dato tutto me stesso per sembrare in teatro un vero bielorusso. Ho avuto un grande aiuto da un ragazzo madrelingua, Mikalai Razhalouski, che mi ha insegnato molto. Credo di avere anche una predisposizione alle lingue. Tempo fa ho recitato a Reggio Calabria e i reggini pensavano fossi un calabrese. Mi piace intraprendere sfide audaci.
D: In "BEN HUR" il tuo personaggio è toccante e ci sono due momenti che mi hanno particolarmente colpita: uno quando canti la canzone in bielorusso e l'altro quando implori un lavoro. Come commenti?
R: Per imparare la prima strofa della canzone ho impiegato un mese. Non è stato per nulla facile, anche se il pubblico sa ripagarti per la fatica fatta e la soddisfazione è grande. Quando mi inginocchio per chiedere un lavoro accettando qualsiasi condizione, ogni volta mi sforzo di non piangere. Il momento è profondo e toccante. Pensare a quanto Milan si umilia per un diritto che tutti noi dovremmo avere: il lavoro. Cinquant'anni or sono erano gli italiani ad emigrare in Argentina, Stati Uniti ecc...ora la storia si ripete e sono i popoli dell'Est a venire in Italia con un sogno: crearsi un futuro.
D: Avevano la vita più semplice i nostri emigranti o quelli di ora?
R: Per darti una risposta veritiera dovrei avere una cultura in questo campo che non ho, ma a mio giudizio sono più fortunati quelli di oggi. Bene o male un cellulare o altri sistemi di comunicazione oggi giorno tutti l'hanno. Allora si lasciava la famiglia e quando andava di lusso ci si sentiva per corrispondenza, ma il calore della voce è tutt'altra cosa.D: Cosa ti piace della Bielorussia?
R: Ho un profondo rispetto per questo popolo che è sempre stato oggetto di razzie, stupri e sfruttamenti. Geograficamente è in una posizione di collegamento tra Europa e Russia , quindi terra di scorribande per raggiungere Mosca.
D: Come nasce l'idea del film?
R: Nel 2008 alla prima assoluta di "BEN HUR" c'era in sala un agente cinematografico che ha prontamente informato il cast che la rappresentazione teatrale doveva essere tramutata in film. Ci sono poi stati aspetti, burocratici e tutto l'iter necessario per fare un film , aspetto importante un produttore e tramite Rai Cinema è nato il film.
D: Un successo alla presentazione dell'ultimo Festival del Cinema di Roma ?
R: Si la presentazione del film ha avuto un notevole apprezzamento . All'anteprima erano presenti 2000 persone tutte soddisfatte.
D: Cosa ti piace fare quando non lavori e chi sei?
R: Amo correre tutti i giorni almeno un'ora. Mi " svuota" la testa , mi rilassa e quando sono afflitto o la giornata è no, corro anche due ore. Mi sfogo e cerco di tornare sempre a casa con un sorriso. In questo periodo sono spesso triste. La malinconia e la sofferenza di Milan ,per essere in terra straniera e lontano dagli affetti, rimane dentro di me. Ogni volta che lo interpreto non riesco a scindere il personaggio dalla persona. Sono il marito di una donna che amo e con la quale abbiamo avuto due figli che ora hanno 23 e 25 anni. Uno è un matematico e vive in Francia e l'altro nel mondo dello spettacolo. Altra mia passione è scrivere. Sto scrivendo una commedia che andrà in scena il prossimo anno " LA VITA A RATE". E' una metafora che evidenzia come oggi tutto si compri a rate anche l'amore di una donna o quello dei figli.
D: Al Teatro Erba di Torino al termine dello spettacolo, promozioni il libro di "BEN HUR" è chiarisci che il costo di € 10 saranno tutti devoluti per il Centro Antitumori di Candiolo ( Paese limitrofo alla capitale subalpina).
R: Si . Sono amico di una donna straordinaria come Piera Vigna che si occupa della raccolta fondi per ANT ( Associazione Nazionale Tumori). In quest'Associazione fanno parte anche straordinarie persone che si occupano dei malati terminali affinchè possano morire a casa propria con tutto l'aiuto necessario.
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