Carissimi lettori con grande piacere Vi presento il tenore Miguel Borrallo che direttamente da Madrid mi ha rilasciato l'intervista a seguire. Nato nella capitale spagnola, ma formatosi negli Stati Uniti , da subito dimostra il suo talento. Sotto la guida eccelsa del Maestro Spatola, Borrallo lascia il segno nel mondo lirico. Ha cantato da solista parecchie volte al Teatro Real di Madrid senza contare il Teatro dell'Opera di Parigi, Malaga, in Italia in vari teatri e anche al Teatro Nacional de Honduras.
Si attende a breve a la sua esibizione al Teatro de la Zarzuela di Madrid. Ama ruoli importanti e la musica per Lui è vita. Molti lo considerano già un nuovo "Pavarotti" e il prestigioso quotidiano spagnolo El Paìs lo consacra un tenore d'eccellenza.
D: Sei in procinto di cantare al Teatro de la Zarzuela, raccontami?
R: Mi esibirò in un Concerto il 26 Novembre per le 50 anni dell' Associazione degli Amici dell'Opera di Madrid dove canterò il Quartetto di Rigoletto e il Duo del primo atto di Traviata, nel concerto con artisti come Celso Albelo, Mariola Cantarero, Yolanda Auyanet, Juan Jesús Rodriguez, etc. Sará una bellissima esperienza salire sul palcoscenico con artisti così bravi e che anche sono amici da tanti anni.
D: Dopo il 26 Novembre, quali altri impegni lavorativi ?
R Mi esibirò in vari concerti in Spagna, a Jaén, in Novembre e uno spettacolo alla Zarzuela che si chiama "Zarzuelas en la Villa" che ho già fatto in 2012 ed è diventato un grandíssimo successo di pubblico e critica. Ho anche qualche progetto in Italia ,ma non posso dire ancora nulla ! Ad Aprile faró il Beppe di Pagliacci (Leoncavallo) al Teatro de la Zarzuela, con un nuovo allestimento di Ignacio García e canteró con Maria José Moreno, Jorge de León, Juan Jesús Rodriguez .
D: Di Bilbao invece cosa mi dici?
R: Abbiamo qualche progetto ma ancora non e deciso... mi piacerebbe molto cantare a Bilbao perchè è un bellissimo Teatro e il pubblico là è abituato a vedere artisti di notevole spessore.
D: Quali sono le differenze che cogli tra il pubblico spagnolo e quello estero?
R: In Spagna il pubblico e molto caldo! Sente con passione le recite, ma non è un pubblico abituato a vedere le Opere, solo il Teatro Real di Bilbao o il Teatro del Liceo hanno una tradizione operistica abbastanza lunga da creare un pubblico fedele. In altri Paesi come Italia o Germania si sente che il pubblico è più esigente perchè è abituato a vedere lirici di qualitá. Sono un cantante perfezzionista e mi piace quando, dopo la recita, mi dicono come ho ricordato i cantanti del passato come Pavarotti . Mi hanno sempre comparato a lui e per me è un vero onore, ma anche una responsabilitá non indifferente. In Spagna c'è molta gente che non conosce la differenza tra un tenore ed un baritono, semplicemente perché non hanno teatri dove scoprire le segreti dall'Opera.
Per me è molto importante cantare anche fuori dai grandi teatri perchè cosí fai crescere il pubblico . E' necessario che la gente che abita, per esempio, a Cuenca, Alicante o Toledo possa entrare in contatto con cantanti professionisti come me, Dolores La Huerta o Minerva Moliner. In questo modo il pubblico ha la possibilità di trovarsi per la prima volta in fronte a un' Opera di alto livello e non di fronte a compagnie di dilettanti. Dopo l'esibizione ti ringraziano per l'esperienza che hai fatto vivere e conosci gente di queste piccole cittá che fanno un viaggio di cinque ore per vedere una recita lirica. Ogni volta provo una grandissima soddisfazione, perché sei tu chi ha fatto scoprire l'Opera a loro.
R: Sono cantante perchè amo la musica che è la mia vita. Quello che adoro di più è fare questa musica come è stata concepita dal compositore ed essere uno strumento tra il compositore e il pubblico. Per lavorare bene in questo campo un cantante ha bisogno di studiare moltissimo e questo aspetto mi piace. Voglio sempre andare alla ricerca del modo di creare il suono ancora piú bello, piú facile, piú morbido che mi soddisfi pienamente. Entrare in sintonia con il quello che è stato l'obiettivo del compositore è meraviglioso e al pubblico "arriva tutto" . Infatti dopo recita lo spettatore è pieno di emozione perchè la musica ha la magìa di toccare il cuore di quelli che ascoltano e sanno percepire. Non comprendo cantanti o direttori che svolgono questo mestiere solo per smania di denaro o per essere una persona importante. Mi gratificano e mi rendono felice il palcoscenico, la musica e l' arte. Forse sono un pò poeta, ma al meno sono felice!
D: Quando hai capito di avere i numeri per diventare un ottimo tenore?
R: Questo e un lungo percorso, prima di tutto devi trovare un maestro che ti possa mostrare le chiavi tecniche per cantare. E' difficilissimo il repertorio del Tenore Lirico-Leggero. Ho trovato, grazie a una buona amica, Ana Lucrecia García, un maestro italiano che ora abita a Madrid che mi ha insegnato la tecnica dei grandi cantanti del passato. Il suo nome è Vincenzo Spatola e lo ringrazierò sempre per quanto mi insegna.
Forse perchè l'ho cantato molto, perchè la mia vocalitá è perfetta e perchè mi piace, è Edgardo di Lucia di Lammermoor. È un ruolo abbastanza difficile, con numeri lunghissimi ed una vocalità molto alta (soprattuto al finale "tu che a Dio spiegasti l'ali") La mia voce è molto "Donizettiana" ! Altro personaggio è il Duca in Rigoletto. E' un ruolo che adoro, ma come personaggio è più semplice rispetto alla complessità di Edgardo. Tuttavia la musica di Verdi è di una bellezza incredibile.
D: La critica del prestigioso quotidiano El Pais in occasione de " La Traviata" a febbraio scorso ti ha consacrato un tenore d'eccellenza. Quali emozioni hai provato?
R: È stata una esperienza bellissima ed abbiamo svolto un ottimo lavoro. Un grazie a Idoris Duarte, la soprano che ha interpretato la Violetta e che è anche una grande amica. Abbiamo fatto delle recite stupende, con una profonda emozione ed altissimo livello musicale.
D: Come trascorri il tempo quando non lavori?
R: Mi piace molto l'arte e quando posso sono in giro a visitare musei e a sentire concerti . Mi appassiona anche il cinema. Non sono mai statico. Se non faccio quello che ti ho appena detto mi dedico alla natura andando qualche giorno in montagna.

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