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venerdì 8 novembre 2013

UN BARBIERE DI SIVIGLIA FANTASTICO E UNA PARTE DI PUBBLICO MALEDUCATA


 




Ieri sera la Premiere de Il Barbiere di Siviglia al Teatro Regio di Torino. Gremito da amanti dell'Opera e da molti giovani , al Regio le tre ore di spettacolo sono volate via in un soffio. Bellissimo l’allestimento realizzato nel 2000, dai Laboratori di scenografia del Teatro Regio che, nella più alta tradizione scenografica italiana, hanno ricreato con tele dipinte e impianti lignei, gli azulejos dell’Andalusia, le tradizionali ceramiche bianche e blu di Siviglia. La regia è di Vittorio Borrelli, le scene e i costumi sono stati ideati da Luisa Spinatelli, mentre le luci sono di Andrea Anfossi. Un plauso alla fantastica orchestra del Teatro Regio sotto la magistrale direzione  di Alessandro De Marchi, grande esperto di musica barocca e acuto interprete di Rossini. Che dire del cast? Tutti bravissimi , non solo nel belcanto ma anche nella minuziosa interpretazione. Tutto ieri sera è trascorso all'insegna della perfezione come il Regio di Torino abitua i suoi spettatori. Non ci si pente mai , anche in questi momenti di profonda crisi economica, di pagare il prezzo del biglietto in un Teatro che è una garanzia. Appaludito all'unanimità il tenore Antonino Siragusa ( a breve intervista su Il Televisionario2), che ha straordinariamente interpretato il Conte dal'Almaviva, ma non di meno sono stati il basso Paolo Bordogna ( ns. intervista) , nel ruolo di Don Bartolo e la bella e brava mezzosoprano Laura Polverelli  (a breve intervista su Il Televisionario2), nel ruolo di Rosina.



 Fantastica anche Berta interpretata dalla mezzosoprano Giovanna Donadini, la cui recitazione è stata divertente e attenta. Il melodramma buffo sulle note toccanti di Gioachino Rossini ha fatto dimenticare tutti i problemi della quotidianità di ognuno e tutti hanno partecipato con risate e passione alle vicende che si sono snodate durante l'Opera. Solo un neo al termine della recita è stato evidenziato dal pubblico educato, dove quello maleducato, dopo alcuni applausi è uscito,  quando ancora le luci  erano spente, dal Teatro. Una scortesia e mancanza di tatto che non si perdona mai , soprattutto al pubblico della Prima. La stragrande maggioranza di educati si è indignata partendo dal presupposto che il rispetto, per chi è sul palco a recitare, è doveroso, maggior ragione se i cantanti sono stati veramente bravi.

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