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sabato 23 novembre 2013

ATTESISSIMO ALESSANDRO MISCHI A TORINO

 

CLICCA QUI SOTTO PER L'IMPERDIBILE AUDIO LETTURA DEL PRIMO CAPITOLO DE "IL BATTITO NELLE CORDE"
 

( Alessandra Giorda) Attesissima  a Torino la presentazione del quarto libro del giornalista di Mediaset, Alessandro Mischi ( foto a sinistra),  Il Battito nelle Corde. Un romanzo veramente bello ,  scorrevole ,avvincente  e dal risvolto psicologico che offre molti punti di riflessione.  Due mondi  distanti ma vicini allo stesso tempo, quello dei campi da tennis  e quello dei campi di concentramento.  Sul primo ci si batte per vincere  il torneo, sul secondo si lotta per vincere la battaglia più importante: quella della vita. Lo sport  come una sana disciplina  che tempra fisico e mente, un credo e un amore che dà forza al protagonista anche nei momenti più bui, anche quando nel  campo di lavoro ( un orrore umano che non deve e non può mai essere dimenticato)  lo spettro  della morte sembra prendere corpo e sostiene "...non la voglio conoscere quella dama in nero. Invece qui vorrebbero presentrarmela tutti i giorni e pretendendo che le stringessi pure la mano"
Il sogno di Wimblendon e del suo amato tennis vincono sui 48 chili  che si fanno sentire quando di notte dormendo sul fianco  le ossa fanno male sotto lo  strato sottile della pelle ormai rimasta. Quando alla mattina svegliandosi all'alba, la paura di essere portati nei forni crematori cresce a dismisura. Quando si accorge di non essere più considerato un essere umano, ma meno di niente , quando è oggetto della follia umana e  tutto gli hanno portato via,  ma è rimasto solo quello che mai nessuno potrà togliergli: il sogno e la forza di pensare io posso ,  io riuscirò a uscire da questo posto disumano per vivere la  mia vita e ritornare a giocare a tennis. Passione condivisa con l'unica guardia nazista che gli offre amicizia e che, per dura prova che la vita gli serve su piatto, in un tentativo di fuga il protagonista per salvarsi dovrà uccidere, Il colpo di baionetta infertogli suona  a Patrizio  come lo stock della pallina da tennis sulla racchetta. Da lì decide di non giocare più a tennis, ma in seguito l'amore per questo sport lo riporterà in campo. L'importante è  non mollare mai ! E la vita che tanto ha tolto a Patrizio, molto gli restituirà . Un finale imperdibile tutto da leggere e da assaporare.
 
 

 
 

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