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BENVENUTI SUL MIO BLOG - Alessandra Giorda

domenica 13 ottobre 2013

RIGOLETTO AL REGIO DI TORINO

 
DAL 17 AL 25 OTTOBRE
 
«In quanto al titolo quando non si possa tenere Roi s’amuse che sarebbe bello… il titolo deve essere necessariamente La maledizione di Vallier, ossia per essere più corto, La maledizione. Tutto il soggetto è in quella maledizione che diventa anche morale. Un infelice padre che piange l’onore tolto alla sua figlia, deriso da un buffone di corte che il padre maledice, e questa maledizione coglie in una maniera spaventosa il buffone, mi sembra morale e grande, al sommo grande». Così Verdi scriveva il 3 giugno 1850 a Francesco Maria Piave, il suo librettista, centrando già pienamente quello che sarebbe diventato il nucleo drammaturgico del suo Rigoletto. Le Roi s’amuse di Victor Hugo era andato in scena a Parigi nel novembre 1832 e dopo la prima era stato sospeso per motivi di censura: là Triboulet era il buffone di Francesco I; nell’opera, sempre per motivi di censura, dovevano sparire tutti i riferimenti al re francese, che diventa un generico, senza nome, duca di Mantova, e tutti i nomi andavano italianizzati. Ci fu anche una lunga diatriba sul sacco che conteneva Gilda morente e che era considerato troppo realistico, troppo scandaloso: «non capisco perché sia tolto il sacco! Cosa importava del sacco alla polizia? Temono dell’effetto? Ma mi si permetta di dire: perché ne vogliono sapere in questo più di me? Tolto quel sacco non è probabile che Triboletto parli una mezz’ora a un cadavere prima che un lampo venga a scoprirlo per quello di sua figlia» replicava il compositore. Superati tutti gli ostacoli, Rigoletto va in scena al Teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo 1851. Simbolo di tutti i padri verdiani, Rigoletto è tra i personaggi più amati della storia dell’opera. Fin dalla prima riscosse un successo straordinario ed ebbe ben 21 recite. Tra le pagine più applaudite il quartetto «Bella figlia dell’amore» nell’ultimo atto. Anche Victor Hugo, che ascoltò una recita parigina dell’opera, dichiarò tutta la sua ammirazione per il quartetto, sottolineando che ai compositori era permesso far “parlare” quattro persone insieme, cosa che ai drammaturghi era invece negato.
 
 
Melodramma in tre atti
Libretto di Francesco Maria Piave
dal dramma Le Roi s'amuse di Victor Hugo
Musica di Giuseppe Verdi
PersonaggiInterpreti
Rigoletto, buffone di corte
baritono

Devid Cecconi
Gilda, sua figlia soprano
Rosa Feola (17)
Il duca di Mantova tenore
Piero Pretti
Sparafucile, bravo basso
Aleksandr Vinogradov
Maddalena, sua sorella
mezzosoprano

Silvia Beltrami
Giovanna, custode di Gilda
mezzosoprano

Maria Di Mauro
Il conte di Monterone
baritono

Fabrizio Beggi
Marullo, cavaliere baritonoRyan Milstead
Matteo Borsa, cortigiano
tenore

Luca Casalin
Il conte di Ceprano bassoDavide Motta Fré
La Contessa di Ceprano
mezzosoprano

Ivana Cravero
Il paggio della duchessa
soprano

Rita La Vecchia
Un usciere bassoLorenzo Battagion
Direttore d'orchestra
Donato Renzetti
Regia e luciFabio Banfo
Ripresa della regia
e movimenti coreografici

Anna Maria Bruzzese
SceneLuca Ghirardosi
CostumiValentina Caspani
Ripresa delle luciAndrea Anfossi
Maestro del coroClaudio Fenoglio

Orchestra e Coro del Teatro Regio
Allestimento del Teatro Regio

Calendario

  1. Giovedì 17 Ottobre 2013 - 20.00 -
  2. Martedì 22 Ottobre 2013 - 20.00 -
  3. Venerdì 25 Ottobre 2013 - 20.00 -

 

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