DAL 17 AL 25 OTTOBRE
«In quanto al titolo quando non si possa tenere Roi s’amuse che sarebbe bello… il titolo deve essere necessariamente La maledizione di Vallier, ossia per essere più corto, La maledizione. Tutto il soggetto è in quella maledizione che diventa anche morale. Un infelice padre che piange l’onore tolto alla sua figlia, deriso da un buffone di corte che il padre maledice, e questa maledizione coglie in una maniera spaventosa il buffone, mi sembra morale e grande, al sommo grande». Così Verdi scriveva il 3 giugno 1850 a Francesco Maria Piave, il suo librettista, centrando già pienamente quello che sarebbe diventato il nucleo drammaturgico del suo Rigoletto. Le Roi s’amuse di Victor Hugo era andato in scena a Parigi nel novembre 1832 e dopo la prima era stato sospeso per motivi di censura: là Triboulet era il buffone di Francesco I; nell’opera, sempre per motivi di censura, dovevano sparire tutti i riferimenti al re francese, che diventa un generico, senza nome, duca di Mantova, e tutti i nomi andavano italianizzati. Ci fu anche una lunga diatriba sul sacco che conteneva Gilda morente e che era considerato troppo realistico, troppo scandaloso: «non capisco perché sia tolto il sacco! Cosa importava del sacco alla polizia? Temono dell’effetto? Ma mi si permetta di dire: perché ne vogliono sapere in questo più di me? Tolto quel sacco non è probabile che Triboletto parli una mezz’ora a un cadavere prima che un lampo venga a scoprirlo per quello di sua figlia» replicava il compositore. Superati tutti gli ostacoli, Rigoletto va in scena al Teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo 1851. Simbolo di tutti i padri verdiani, Rigoletto è tra i personaggi più amati della storia dell’opera. Fin dalla prima riscosse un successo straordinario ed ebbe ben 21 recite. Tra le pagine più applaudite il quartetto «Bella figlia dell’amore» nell’ultimo atto. Anche Victor Hugo, che ascoltò una recita parigina dell’opera, dichiarò tutta la sua ammirazione per il quartetto, sottolineando che ai compositori era permesso far “parlare” quattro persone insieme, cosa che ai drammaturghi era invece negato.
Melodramma in tre atti
Libretto di Francesco Maria Piave
dal dramma Le Roi s'amuse di Victor Hugo
Libretto di Francesco Maria Piave
dal dramma Le Roi s'amuse di Victor Hugo
Musica di Giuseppe Verdi
| Personaggi | Interpreti |
| Rigoletto, buffone di corte baritono | Devid Cecconi |
| Gilda, sua figlia soprano | Rosa Feola (17) |
| Il duca di Mantova tenore | Piero Pretti |
| Sparafucile, bravo basso | Aleksandr Vinogradov |
| Maddalena, sua sorella mezzosoprano | Silvia Beltrami |
| Giovanna, custode di Gilda mezzosoprano | Maria Di Mauro |
| Il conte di Monterone baritono | Fabrizio Beggi |
| Marullo, cavaliere baritono | Ryan Milstead |
| Matteo Borsa, cortigiano tenore | Luca Casalin |
| Il conte di Ceprano basso | Davide Motta Fré |
| La Contessa di Ceprano mezzosoprano | Ivana Cravero |
| Il paggio della duchessa soprano | Rita La Vecchia |
| Un usciere basso | Lorenzo Battagion |
| Direttore d'orchestra | Donato Renzetti |
| Regia e luci | Fabio Banfo |
| Ripresa della regia e movimenti coreografici | Anna Maria Bruzzese |
| Scene | Luca Ghirardosi |
| Costumi | Valentina Caspani |
| Ripresa delle luci | Andrea Anfossi |
| Maestro del coro | Claudio Fenoglio |
Orchestra e Coro del Teatro Regio
Allestimento del Teatro Regio
Calendario
- Giovedì 17 Ottobre 2013 - 20.00 -
- Martedì 22 Ottobre 2013 - 20.00 -
- Venerdì 25 Ottobre 2013 - 20.00 -

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