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BENVENUTI SUL MIO BLOG - Alessandra Giorda

venerdì 19 ottobre 2012

UNA DONNA POLIEDRICA DAI MILLE INTERESSI

                                 SLAWKA G. SCARSO
 
 
Con grande piacere ho intervistato  Slawka, il suo nome di pronuncia Suafca e G. sta per Giorgia, ovviamente Scarso , il cognome. Persona di grande cultura e estrema simpatia. riuscire ad intervistrLa non è facile perchè sempre molto impegnata. Le sue attività' lavorative sono molteplici, ma non rinuncia al tempo libero dove si dedica alla natura con il suo amico fedele. Dalla musica e all'arte, dal vino a insegnante, dal marketing a scrittrice e poi a spasso per vulcani. Un personaggio tutto da scoprire ......
 


D: Come nasce l'interessamento verso la tua professione?

R: Mi sono laureata in Economia alla LUISS. L'indirizzo era in Economia Politica, ma  ho sempre lavorato nel marketing. Un anno o due dopo la laurea ho decisio che "da grande" volevo scrivere e così ho ribaltato la mia vita. All'epoca ho iniziato scrivendo in inglese di viaggi in Italia, per alcune testate americane e inglesi. Visto che la mia famiglia, all'epoca aveva un'enoteca con ristorante, mi è venuta l'idea di frequentare un corso per somellier, perchè parlando di viaggi in Italia sapevo che unendo anche il vino avrei potuto dare una visione più interessante. Con il passare del tempo mi sono specializzata sempre più nel vino e ho finito per unire anche le competenze di marketing e comunicazione. Così mi divido oggi tra la consulenza e la scrittura.
 
D: Di che cosa si occupa nello specifico una consulente enogastronomica e  docente di marketing nel vino?
 
R: Come consulente mi occupo soprattutto di comunicazione enogastronomica , online e offline, per aziende vitivinicole ma non solo. Mi occupo di un pò di tutto, dipende dai progetti e dai clienti: dai social network ai siti internet, dai rapporti con la stampa alla realizzazione delle brochure, alle traduzioni in inglese ( sono bilingue grazie a mia madre). Credo che al giorno d'oggi la flessibilità sia un'arma più che mai importante nel modo del lavoro. Le docenze sono un altro aspetto della mia vita a cui tengo molto, perchè ti spingono a tenerti sempre aggiornata, a documentarti e a studiare ancora. Così continui sempre a imparare cose nuove ed è bellissimo. In aula, poi, e con le classi sempre diverse, si ha un contatto diretto con la platea e diventa anche per me un'occasione di confronto.
 
D: Quali sono i piatti della cucina italiana che ami?
 
R: Non ho grandi preferenze, la cucina italiana mi piace tutta ed avendo avuto la possibilità di viaggiare molto, in giro per lo stivale, grazie al mio secondo libro ( In vino in Italia, regione per regione guida narrata al turismo del vino, edito da Castelvecchi) ribadisco di non avere preferenze: dalla Valle d'Aosta alla Puglia, dalla Sicilia risalendo in Friuli Venezia Giulia, abbiamo un patrimonio infinito e sempre interessante di ricette.
D: Di quella estera?
 
R: La cucina estera mi interessa molto. Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia mista ( mio padre italiano, mia madre britannica ma di origini polacche e nata in Libano) per cui la cucina fusion è stata per me pane quotidiano. Mi piace provare le cucine straniere, è un ottimo modo per entrare a contatto con una cultura diversa.
 
D: Quali vini italiani ed esteri gradisci maggiormente?
 
R: Più che una tipologia in particolare mi piacciono i vini  che sanno raccontare un territorio, che rispecchiano il produttore che c'è dietro. Mi piace bere una bottiglia di vino dopo aver conosciuto chi la produce: è come rivivere un incontro.
D: Sarai presente al Salone del Gusto e Terra Madre di Torino?
 
R: Purtroppo no ! Gli impegni si accavallano sempre e non mi sarà possibile partecipare.
 
D: Quali consigli daresti ai giovani che vorrebbero  svolgere la tua professione?
 
R. Credo al giorno d'oggi ci voglia tanta preparazione, tantissima determinazione, ma anche una buona dose di umiltà- senza quella non si è in gado di capire quanto si ha ancora da imparare e si rischia di affossarsi.
 
 
 
 
D: Cosa ami della tua terra e quale consideri tale?
 
R: Per me casa è Roma, ma non sarò mai totalmente italiana, così come non posso dire che la mia terra sia la Polonia o l'Inghilterra . Mi considero piuttosto europea.
 
D: Quali passioni coltivi al di fuori del lavoro?
 
 
 
R: Mi piace fare trekking, andare nel bosco con il mio cane, un labrador di tre anni e mezzo. Sono  un'appasionata di vulcani. Mi piace viaggiare, anche se ormai lo faccio solo quasi per lavoro e poi la musica e l'arte in generale.
 
D: Sei sposata?
 
R: No perchè?
 
D: Quali sono i tuoi progetti lavorativi futuri?
 
R: Scrivere, scrivere scrivere
 
D: Ami cucinare? Qual è il piatto che ti riesce meglio?
 
 
R: Mi piace molto, ma purtroppo viaggiando spesso non ho occasioni . Ultimamente mi è capitato di  organizzare il te all'inglese, da me, con scones, apple pie e altri dolci ma anche cose salate. Quello che in inghilterra chiamano "higt tea" . Le amiche mi chiedono quando organizzo il prossimo !
 

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