D: Come si colloca l’Ambasciata d’Italia a Panama nel progetto ” Farnesina Verde”? Intende partecipare al progetto ?
R: In particolare l’avvio nei prossimi giorni dei lavori per il recupero della vecchia Residenza del Capo Missione offre una opportunità unica per raggiungere tale obiettivo.
D: Qual è il Suo “Progetto Verde ” a Panama e chi sono i partner con cui collabora?
R: Siamo in contatto con Enel Green Power per verificare la fattibilità dell’iniziativa.
D: Di quali energie rinnovabili intende avvalersi?
R: Di energia solare. Al riguardo preme segnalare che proprio lo scorso 22 agosto, alla presenza del Presidente della Repubblica Ricardo Martinelli, è stato dato inizio ai lavori di costruzione a Sarigua (Provincia di Herrera, a circa 240 Km. dalla Capitale) della prima centrale solare del paese dalla potenza di 2,4 MW, totalmente integrata alla rete elettrica nazionale, donata da ENEL Green Power a queste autorità. Tale impegno dimostra la sensibilità che l’Italia e le nostre principali imprese del settore hanno nei confronti delle energie rinnovabili innovative. Avere una Ambasciata “verde” anche a Panama supporterebbe questa strategia di sviluppo nel paese e in tutta la zona centro americana.
D: In Italia i pannelli fotovoltaici stanno per essere tassati ( con l’IMU) . A Panama chi li installerà sulle proprie abitazioni sarà soggetto a tasse extra?
R: Non mi risulta. Il discorso fotovoltaico inizia appena a svilupparsi a Panama e proprio per questo è importante che una azienda italiana sia in prima linea in tale settore. La donazione dell’impianto di Sarigua si propone proprio, tra l’altro, di valutare anche – sotto forma di progetto pilota – le implicazioni dell’inserimento della fonte solare nel fuel mix elettrico del Paese, contribuendo indirettamente alla strategia di promozione delle energie rinnovabili che Enel Green Power sta perseguendo a Panama (così come nel resto delle Americhe), in aggiunta ai propri impianti idroelettrici già presenti.
D: Tra le Ambasciate d’Italia nel Mondo quella di Brasilia, Pechino, e Panama sono le tre maggiori a sviluppare il discorso in oggetto. Tra Voi c’è comunicazione costante con un obiettivo ben determinato? Qual è?
R: Ringrazio per l’inserimento di Panama nella lista, ma ci tengo a precisare che oltre a quelle menzionate vi sono anche tante altre Ambasciate sensibili in argomento e che hanno avviato progetti in materia. Desidero sottolineare che tra tutte le Rappresentanze vi è sempre un costante flusso di informazioni, tra cui evidentemente anche quelle sulle esperienze in materia.
D: Cosa pensa dell’ auto e servizi pubblici elettrici? Un progetto che può avere uno sviluppo importante a Panama tenendo conto del basso impatto ambientale, ma del costo più elevato di commercializzazione ?
R: Credo che sia un discorso meritevole di massima attenzione e che deve essere approfondito in tutti i suoi aspetti. In particolare, è da segnalare che Panama è al momento impegnata in un forte rinnovamento dei propri servizi di trasporto pubblico, con la quasi ultimata sostituzione dei vecchi autobus (denominati in forma colorita “diavoli rossi” per gli esuberanti colori che li adornano), con moderne vetture dotate, tra l’altro, di aria condizionata.
E’ in fase di costruzione la prima linea di metropolitana (che dovrebbe essere operativa ad inizio del 2014) che collegherà il centro della capitale con le popolose periferie a nord della città. Il Capo dello Stato ha proprio nei giorni scorsi annunciato la prossima licitazione della linea 2 della Metropolitana verso Tocumen (est della capitale) e della linea 3 verso la Chorrera (ovest della capitale). Come si può notare si tratta di un ambizioso piano di ammodernamento del trasporto pubblico in cui, sono sicuro, potrebbero trovare spazio anche servizi elettrici. Penso in particolare che il “casco antiguo” (borgo antico) di Panama, attualmente in fase di ristrutturazione con profondi interventi di recupero e sviluppo (è catalogato Patrimonio culturale dell’Umanità dalla competente UNESCO), potrebbe essere il luogo ideale per avviare l’uso di mezzi elettrici pubblici. Quanto alle automobili private credo sia necessario una profonda campagna di sensibilizzazione per favorirne l’uso.

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