Carissimi lettori, sotto la Mole grande fermento per la Premiere de" IL BARBIERE DI SIVIGLIA" di domani sera 7 novembre e per l'occasione ho intervistato , tra gli altri protagonisti ( vedi prossimamente intervista a... ) il baritono Paolo Bordogna un grande nelle Opere di Rossini e Donizetti e non solo con oltre 50 personaggi interpretati grazie alle sue doti vocali e interpretative. Dopo essere stato sui palchi di quasi tutto il mondo , ci racconta dell'abbraccio indimenticabile del pubblico scaligero, quello della sua città. Emozione alle stelle per essere Don Bartolo al prestigioso teatro Regio di Torino e poi...si vola a Madrid e Sidney per iniziare in Australia un nuovo anno . D: Quanta emozione a meno di 24 ore dalla Premiere al Teatro Regio di Torino de IL BARBIERE DI SIVIGLIA ?
R: E' la quarta produzione che faccio al Regio ed ogni volta mi rendo conto di quanto è perfetta quest'Opera tra le più rappresentate al mondo. Paura no assolutamente, ma l'emozione che ti fà tremare le gambe spero non passi mai.
D: Quali le sfumature del tuo "Don Bartolo" ?
R: Ho voluto dargli un taglio più nobile, scavare nel personaggio mettendo in risalto altre qualità. E' un medico che opera a Siviglia , colto ma avaro , avido di denaro e della dote di Rosina. Il filo conduttore che muove l'intera Opera non è l'amore , ma il denaro. E' una critica alla nobiltà, dove si vede l'affermarsi della borghesia con Figaro. Il denaro prende il sopravvento su tutto. E' un'Opera scritta a fine '700 ma di grande attualità, dove il denaro era ed è nella nostra società, priva di valori etici e morali ,sempre il motore che muove tutto.
D: Qual è il teatro che hai nel cuore, avendo solcato i palchi di quasi tutto il mondo?
R: Ognuno raccoglie un'emozione indimenticabile e se ne preferissi uno farei un torto al pubblico degli altri teatri. E'fresca in me l'emozione e la soddisfazione provata alla Scala di Milano. Un teatro che è nella nostra storia e dove da poco ho interpretato Germano nell'Opera La scala di seta di Rossini. L'abbraccio intenso e pieno si sentimento che mi ha dato il pubblico scaligero rimarrà scolpito nel mio cuore. Ho cantato, dopo aver girato il mondo in teatri di grande prestigio, nella mia città natia: Milano e nel teatro alla Scala ! Sono felice !D: Prossimamente doppio appuntamento per la prima volta a Sidney. Raccontami
R: Parteciperò al Galà di Capodanno nella sala sinfonica del bellissimo Teatro Sidney Opera House, e sempre nello stesso teatro , ma nella sala dell'Opera sarò Selim ne Il Turco in Italia di Rossini. E' la mia prima volta e in Australia e non vedo l'ora di partire e vivere appieno questa opportunità. Prima però sarò Dulcamara in Elisir d'amore al teatro Real di Madrid.
D: Molto si discute sulle regie moderne di Opere abituati a vederle rappresentate con i costumi e lo sfarzo del tempo in cui sono state scritte. Cosa ne pensi?
R: Non sono in disaccordo , per me l'importante è essere fedeli al libretto. Come è stato scritto deve essere interpretato. Costumi, scenografie e regia possono essere anche in chiave moderna, ma non sono l'essenza dell'Opera. Con questo non si possono dimenticare i grandi registi del passato, quelli che hanno fatto la storia di Opere fantastiche. Loro sono un patrimonio inestimabile che abbiamo e dal quale possono nascere regie moderne. E' come nella danza : non si può fare hip hop se non si ha un trascorso nella danza classica.


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