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sabato 19 ottobre 2013

DA RIGOLETTO A TRAVIATA ASPETTANDO PECHINO

                                                             SILVIA  BELTRAMI


Miei carissimi lettori che seguite con tanto interesse le interviste dei personaggi in campo lirico, è con immenso piacere che ho per Voi intervistato la mezzosoprano Silvia Beltrami a Torino in doppio appuntamento presso il famoso Teatro Regio per Rigoletto e Traviata. In una chiaccherata pomeridiana presso il Caffè Regio la simpaticissima Silvia Beltrami ci racconta e si racconta.  Soddisfatta per il ritorno nella ex capitale subalpina nel Teatro  sopra  citato  ed emozionatissima per un 'altro grande appuntamento che l'attende a breve: Pechino. Tra realtà, ambizioni e sogni si snocciola l'intervista a seguire.  Leggiamo insieme!
 

D: Rigoletto e Traviata un doppio appuntamento a Torino, dove ritorna per la seconda volta. Quali i commenti?


R: Si è un gradito ritorno. E' un privilegio cantare al Teatro Regio di Torino. E' un teatro fiore all'occhiello per l'Italia e vanto nel mondo. Tutto funziona a meraviglia in una semplicità perfetta. Lo scorso anno ero già stata con Rigoletto ed ora nuovamente Rigoletto e in debutto qui  con Traviata. Nella prima Opera il mio ruolo è circoscritto a due scene che sono però importanti e rimangono in memoria al pubblico essendo il quartetto ed il terzetto della tempesta. Bisogna far bene perchè ,se Maddalena è brava, può uscire bene sia vocalmente che come personaggio. In Traviata invece sono Flora Bervoix, amica di Violetta.
Il cast e fantastico con Violetta interpretata da Irina Longu e Alfredo Germont da Massimo Giordano( prossima intervista su Il TeleVisionario2). Tutto il cast è degno di nota , sono tutti molto bravi. Bellissimo allestimento, vale la pena venire a teatro.

 
D: E' prossima ad un grande debutto alla volta della Cina. E' emozionata?
 
R: Si sono emozionatissima ! Partirò il 2 novembre alla volta di Pechino . Sarò  Isabella la protagonista in "Italiana in Algeri "al National Centre For The Performing Arts con il nuovo allestimento di Giancarlo Del Monaco.
 
D. Cosa si aspetta da questo grande evento?
 
R: Credo sarà senza dubbio una eletrizzante esperienza . Il mio soggiorno là durerà un mese. Il Teatro è meraviglioso ! Il popolo orientale è molto sensibile alla lirica .
 
D: E' un primo passo che potrebbe aprire le porte all'Oriente?
 
R: Si , spero di si. E' senza dubbio un passo molto importante per la mia carriera. I cinesi fanno allestimenti fantasmagorici senza badare a spese, come purtroppo non avviene in Italia dove lo Stato non sovvenziona e apporta solo tagli abnormi. Per l'Olandese Volante, i cinesi, hanno fatto un allestimento magnifico con un mega vascello.  Nella terra del Dragone  ci sono fantastiche voci , ma non hanno la cultura propria italiana del bel canto. Infatti hanno dei coach per pianisti e cantanti cinesi che li educano allo standard italiano. Le istituzioni promuovono e sovvvenzionano il patrimonio inestimabile che esportiamo. E' assurdo che la tradizione di altissimo livello che la lirica ha in Italia e la fa da padrona all'Estero  è denigrata nel Paese natio. La Stagione del Teatro di Pechino sopra citato è ricca di cantanti italiani.  Mi piacerebbe anche poter cantare in Corea ed in Giappone.
 
 
D: In Italia la lirica è ritenuta per un  pubblico elitario , all'Estero è per tutti. Cosa sbagliano le nostre Istituzioni, oltre a non sovvenzionare?
 
R: Il grande errore è non insegnare questa materia a scuola. L'ora di musica, quando c'è ha scarsissima importanza. Se non si educano i giovani in tal senso , mai si avvicineranno. Se hanno la conoscenza e la formazione hanno libertà di scelta. Se ameranno la lirica, andranno a teatro se non l'ameranno no, ma almeno hanno  consapevolezza di un'estimabile patrimonio italiano.
 
D: Quali sono le Opere che ama di maggiormente?
 
R: Come mezzosoprano posso avere  più parti diversificate dalle molteplici sfaccettature perchè si possono avere più vocalità e posso essere una buona antagonista al soprano. Amo Verdi, La Carmen, L' Italiana in Algeri ed il Falstaff.
 
 
D: Qual è il suo sogno nel cassetto oltre a cantare nel Sol Levante??
 
R: Voglio consolidare i ruoli che sto facendo anche alla Scala  di Milano e alla Fenice di Venezia.
 
D: Non pensa al Metropolitan di New York?
 
R: Si certo che ci penso ed un giorno vorrei cantare su quel palco , ma lo voglio fare quando avrò ben consolidato i miei ruoli. Un passo alla volta. Voglio arrivare al Met quando sarò più affermata nei ruoli che desidero.

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