INIZIANO I FUNERALI DI CHEVEZ . OPPOSIZIONI AL GIURAMENTO DI MADURO
I solenni funerali di Stato del defunto presidente venezuelano Hugo Chavez sono iniziati nella sede dell'Accademia Militare di Caracas, con la cerimonia trasmessa in diretta da tutti i canali di televisione del paese. In prima fila davanti alla bara siedono a sinistra i famigliari - la moglie e le due figlie - e a destra il presidente in funzioni, Nicolas Maduro, con sua moglie Cilia Flores, procuratrice generale del Venezuela, il presidente cubano Raul Castro e il suo omologo iraniano Mahmud Ahmadinejad. Nicolas Maduro presterà giuramento alle 19 ora locale (00:30 di sabato in Italia) come presidente ad interim del Venezuela. Lo ha annunciato la presidente dell'Assemblea nazionale Diosdado Cabello. Maduro, vice del presidente Hugo Chavez morto martedì dopo una lunga lotta contro il cancro, dirigerà il Paese fino alle elezioni presidenziali che secondo la Costituzione dovranno essere convocate entro un mese.
OPPOSIZIONE BOICOTTERA' GIURAMENTO MADURO - L'opposizione venezuelana boicotterà l'insediamento di Nicolas Maduro come presidente, considerandolo una violazione della Costituzione. Lo ha detto Angel Medina, capogruppo della Mesa de Unidad Democratica, in una conferenza stampa a Caracas. "Il Venezuela deve percorrere il cammino dell'istituzionalità, e respingiamo - ha detto Medina - si continui ad usare la figura del presidente Chavez a scopi di propaganda politica. Non possiamo permettere che le cerimonie funebri siano trasformate in meeting elettorali".
A ROMA MESSA RICORDA LEADER, 'SUA EREDITA' RESTA' - Ai piedi dell'altare una foto del "fratello Hugo Rafael" mentre si inchina dinanzi a Giovanni Paolo II. A sovrastarla le bandiere del Venezuela e del Vaticano mentre tutt'intorno, decine di rose sono posate una ad una dai fedeli in uno dei momenti più toccanti della messa celebrata a Roma in suffragio del presidente Hugo Chavez. Una funzione svoltasi nella Basilica di San Lorenzo in Damaso, poco prima dei funerali di Stato celebrati a Caracas dalle massime autorità bolivariane. La messa 'romana' - organizzata dall'ambasciata venezuelana presso la S.Sede - si è svolta in una chiesa gremita di fedeli, soprattutto venezuelani residenti in Italia, ma riempita anche da diverse rappresentanze diplomatiche a Roma: da quelle della maggior parte dei Paesi dell'America Latina all'ambasciatore iraniano, dal rappresentante della Corea del Nord all'ambasciatrice del Pakistan, fino ai rappresentanti di alcuni Paesi europei come Olanda e Bielorussia. A presiedere la funzione è stato monsignor Camellini che ha iniziato la sua omelia affermando "il Signore accolga nostro fratello Hugo Rafael". Mentre Hector Perez, incaricato d'affari presso l'ambasciata venezuelana presso la S.Sede ha chiuso le celebrazioni esprimendo "il dolore" di un intero Paese e sottolineando che "oggi Chavez va via, ma la sua eredità resta". E alla fine della messa, un gruppo di manifestanti della 'Rete dei Comunisti' ha accolto i fedeli all'esterno della chiesa con lo striscione 'Presidente Chavez, la lotta continua'. Sempre nel pomeriggio a Roma si celebrerà un'altra messa solenne per il leader venezuelano, presieduta dal Cardinale Jorge Urosa Savino, arcivescovo di Caracas, nella capitale per il Conclave. Una messa alla quale i rappresentanti del governo bolivariano non sono stati invitati, si apprende da fonti dell'ambasciata venezuelana a Roma, che si sono dette "curiose" di cosa dirà il porporato, in passato mai tenero con il leader bolivariano.
fonte Ansa
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