Marquee

BENVENUTI SUL MIO BLOG - Alessandra Giorda

domenica 19 ottobre 2014

PENSO CHE I GIAPPONESI SIANO UN POPOLO MOLTO SENSIBILE

CARMELA REMIGIO

Carissimi lettori e lettrici,grandissimo successo a Tokyo per il Don Giovanni di Mozart (in scena  fino al 26 ottobre c.a.) Una Premiére strepitosa al New National Theatre. Per l'occasione direttamente dalla capitale nipponica ho intervistato una stella del firmamento lirico: Carmela Remigio. Nel 1992 si aggiudica il primo premio del concorso vocale Luciano Pavarotti International Voice Competition di Filadelfia. La sua carriera è sfavillaante e in forte ascesa e la vede nel 1997 come spalla di Luciano Pavarotti in oltre settanta concerti in giro per il mondo: Royal Albert Hall di Londra, Parigi, la Carnegie Hall di New York, Miami, Dublino, Beirut davanti a 40.000 persone,oltre a Seoul, Bucarest e Hochland. Calca le scene dei teatri più importanti  portando il suo talento in giro per l'Italia e il mondo.Insignita di prestigiosi premi , la soprano abruzzese ora è a Tokyo , dove sta riscuotendo un enorme successo nel ruolo di Donna Elvira. Nell'intervista a seguire si racconta tra pubblico  e privato. 





D: Un vero successo al New National Theatre in Giappone. Come commenti il dopo Premére del Don Giovanni di Mozart?



R: La Premiére  e' andata benissimo! Tanti applausi e un fantastico cast per metà italiano con Don Ottavio stupendo interpretato da  Paolo Fanale . Apprezzato Leporello alias Marco 
Vinco! Il Giappone ama l' Italia come dimostrano gli applausi.lo spettacolo e' ambientato in una Venezia del 700 con costumi raffinatissimi di Luigi Perego e regia di Grischa Asagaroff.





D: Chi è il personaggio che hai interpretato come sempre in maniera magistrale?



R: Donna Anna e' tra le donne più enigmatiche di Mozart,si esprime con un canto pieno di mille sfumature,passa dalla rabbia al pianto.Mozart e Da ponte le hanno donato parole e musica stupende oltre a difficoltà vocali che non permettono distrazioni tecniche ed interpretative.E' il ruolo che ho cantato maggiormente, ormai da anni ho superato le 300 recite,eppure ogni sera quando sono Donna Anna riesco ancora a commuovermi. Ritengo il Don Giovanni un capolavoro intramontabile ed intoccabile. Lo porterei con me nell'isola deserta.
D: Carmela, cosa ti piace di Mozart?




R: Mi attrae innanzitutto l'equilibrio e la perfetta fusione tra musica e testo soprattutto nella trilogia.E' stato per me da sempre un grande amore, già all'epoca dei miei studi in conservatorio come violinista.E' li che ho appreso il fraseggio e lo stile,poi con la voce tutto e' stato quasi naturale ed entrare nelle sue interessantissime donne un gioco! Con Mozart non bisogna mai perdere di vista la lievita' ,la sospensione ma nel frattempo anche scavare nelle pieghe psicologiche della sua musica.
D: I Giapponesi hanno una grande cultura in campo lirico e apprezzano il Belcanto italiano. Come commenti e cosa ammiri di loro?



R: Penso che i giapponesi siano un popolo molto sensibile.E' commovente il rispetto che hanno per l'arte e per la musica,ogni volta qui in Giappone tutto e' così armonioso che mi sento felice di essere in teatro. Non sempre il nostro lavoro e' così gioioso ma a volte ci sono tensioni e contrasti da superare. Qui a Tokyo e' tutto  organizzato in maniera impeccabile.
Una cosa su tutte :il silenzio durante l' ascolto. Sono immobili in ascolto e poi esplode il teatro per gli applausi inaspettati quanto piacevoli e così generosi. Soprattutto da un popolo così generalmente riservato.
D: Tra i tanti personaggi interpretati e successi che hai collezionato nella tua sfavillante carriera, quali sono i momenti che conservi indelebili nel tuo cuore? 



R: Alcune cose su tutte:il mio primo Don giovanni con Claudio Abbado e Regia Brook dove sono stata D. Anna e il mio debutto in Elvira con la regia di Pizzi . Un altro magico Don Giovanni firmato Michieletto. Altro momento indimenticabile e' Otello al Palazzo Ducale di Venezia con M.W.Chung regia Micheli ,ma ogni spettacolo mi ha lasciato qualcosa nel cuore. Oggi sono quello che ognuno di loro mi ha donato.

D: Hai lavorato con strepitoso successo al fianco di Luciano Pavarotti. Che ricordo hai di lui e cosa ti ha insegnato?

R: Luciano era una persona splendidamente generosa nell'animo oltre ad essere il grande artista che tutti conosciamo.Tante sarebbero le cose che potrei raccontare,a volte sono gelosa dei miei ricordi.Era forse il personaggio che maggiormente ha rappresentato l'Italia nel mondo per molti anni,ma credo che lui sia sempre restato identico a se stesso,dando valore all'amicizia e alla famiglia quanto all'arte.
D:  Sei stata insignita del Ciattè d'oro, la massima onorificenza che la città di Pescara offre ai suoi figli più illustri, e sei  stata nominata “Ambasciatore d’Abruzzo nel mondo”. Quanta soddisfazione!



R: Sono felice di essere amata dalla mia città'! Molto orgogliosa di essere Ambasciatrice di una terra misteriosa come l'Abruzzo. Amo la mia terra e la mia gente.


D: Sei una vera Star della lirica, quanti pesano i sacrifici che hai fatto e continui a fare?



R: Si,un po' di sacrifici, ma fatti per amore e allora non sembrano più nemmeno sacrifici !
D: Quant è faticosa la vita del cantante lirico?
R: E' difficile spiegare abbiamo un planning di vita. Anni della nostra vita organizzati in anticipo, a qualcuno risulterà difficile pensare cosa farai nel dicembre 2016,ma sapere dove sarai e' quasi rassicurante. Viviamo la nostra vita con una valigia e i nostri affetti costretti a continui spostamenti per raggiungerci, ma se ne cogli il lato romantico tutto diventa bello.
Credo però che per fare una vita come quella del cantante lirico bisogna avere ancor prima della voce il giusto carattere per affrontare difficoltà e imprevisti. Un mal di gola può trasformarsi in dramma. Qualche piccola controindicazione l' avrà questo bellissimo lavoro!

Nessun commento:

Posta un commento