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domenica 15 giugno 2014

I PERSONAGGI DA ME INTERVISTATI PER ITALIA CHIAMA ITALIA


01-08-2014 | 12:13:01Il primo libro da leggere? ‘I soldi fanno la felicità’

‘Vi spiego come fare i soldi’: ItaliaChiamaItalia intervista

 Alfio Bardolla – di Alessandra Giorda


‘Gli italiani devono cambiare la mentalità. Nel nostro Paese c'è una ben radicata idea del posto fisso. Una tradizione tramandata da generazione a generazione. Necessità è sradicare questo modus pensandi e vivendi e proiettarsi su modelli anglosassoni e statunitensi. Per godere di una vera e propria libertà finanziaria non bisogna avere una sola entrata bensì almeno tre’

di Alessandra Giorda - ItaliaChiamaItalia








Intervistato dai quotidiani più autorevoli d'Italia,  come il Corriere della Sera e Libero, presentato in TV a TG3 Economia, Alfio Bardolla è un vero e proprio coach della finanza. Un uomo che si è fatto da sé in maniera onesta, diventando un vero e proprio business man, che insegna, a chiunque lo voglia, come costruire e godere di una vera e propria libertà finanziaria.

Proprietario di svariate aziende e ristoranti, e come si dice i soldi producono soldi, part-time lavora anche nel network marketing che consiglia tra i vari sistemi per diventare ricchi.
La Alfio Bardolla Training Company propone corsi audio e libri, ma anche vere e proprie classi, per imparare a conquistare la vera libertà finanziaria.
Nell'intervista a Italiachiamaitalia.it, oltre a parlare di sè, spiega come sia possibile riuscire a non avere più l'angoscia per il denaro che finisce per molti italiani alla seconda settimana del mese causa la forte crisi economica che investe l'Italia e non solo.
Alfio, dal settore informatico a brillante coach della finanza. Come hai fatto?
“Ho fatto corsi in America di PNL ( Programmazione Neuro Linguistica) per crescita personale . Un giorno è nata l'idea di applicare la PNL alla finanza. Mi sono messo in azione e quel giorno ho gettato il seme che sviluppandosi è diventato l'Aflio Bardolla Training Company”.
Gli italiani e non solo sono investiti da una crisi economica notevole. Le famiglie povere sono in aumento e la disoccupazione cresce. Tu proponi sistemi con i quali, in maniera onesta, si conquista la libertà finanziaria: sembra essere un'utopia. Cosa rispondi in merito?
“Gli italiani devono cambiare la mentalità. Nel nostro Paese c'è una ben radicata idea del posto fisso. Una tradizione tramandata da generazione a generazione. Necessità è sradicare questo modus vivendi e proiettarsi su modelli anglosassoni e statunitensi. Per godere di una vera e propria libertà finanziaria non bisogna avere una sola entrata bensì almeno tre. Una sola non dà sicurezza, poiché se un giorno per qualsiasi motivo quell'entrata non ci fosse più, sarebbe un vero disastro. Se ho più entrate, ne manca una, ma sono supportato dalle altre due”.
La maggior parte della gente fatica ad arrivare alla seconda settimana del mese e tu proponi tre entrate?
“Certo! Ci sono vari metodi per poter attuare quanto detto”.
Affrontiamone uno alla volta: Forex , “mercato più grande, più liquido e più dinamico del mondo”, così pubblicizzato sul sito della tua Azienda in oggetto. Non trovi possa essere rischioso? E quanto bisogna investire?
“Non consiglio a nessuno di investire in Forex, senza sapere come fare. La mia Azienda vanta consulenti di altissimo livello e esperienza che insegnano a chiunque lo voglia come investire e soprattutto guadagnare. Il minimo d'investimento che consiglio è pari a € 2000. Chi si rivolge a noi non rischia di buttar via denaro , poiché insegniamo come fare e insieme ai nostri consulenti si inizia a investire”.
Parliamo ora del Network Marketing. Le due Aziende che fatturano di più al mondo sono le storiche Amway e Herbalife. Ambedue si basano sulla commercializzazione di prodotti straordinari anche se diversi. Tuttavia se non ci sono soldi, come si fa a creare un business in questo settore? 
“Sì, sono due aziende storiche e di grande solidità. Ti posso assicurare che prima di promuovere questo sistema per far soldi l'ho provato io. Ho iniziato a lavorare con Herbalife e da zero sono arrivato ai massimi levelli, ossia President Team. Come commercializzare prodotti di uso quotidiano? Ti spiego subito:  in Italia la crisi investe parecchie persone ma non tutti, basta proporre a quella fetta di gente che ha denaro per acquistare i prodotti. Tra l'altro si può sviluppare un vero e proprio business con un investimento irrisorio e aiutare molte persone a uscire da una situazione economica di disagio. Necessita avere una mentalità aperta, frequentare i corsi, che tra l'atro spesso sono gratuiti, e darsi da fare imparando e insegnando ad altre persone. Si fa più in fretta se si propone questo tipo di lavoro a chi è imprenditore, perchè ha una mente già plasmata al business e meno remore di chi ha una mentalità chiusa e avvezza solo al posto fisso. Nessuno è da discriminare, ma è un business , il tempo è denaro e non bisogna sprecarlo”.
Ora affrontiamo l'investimento immobiliare. Vendere gli immobili ora che il mattone è al ribasso, significa perdere parecchio denaro; acquistarli, significa aspettare tempo prima che il loro valore cresca ancora. Quindi cosa proponi?
“Volgere lo sguardo alle aste delle banche che hanno tantissimi immobili pignorati da vendere. Si fanno ottimi affari. Inoltre si possono fare eccellenti investimenti anche su mercati immobiliari esteri. In Italia acquisto a basso prezzo, ristrutturo rivendo a un prezzo più alto e con il ricavato investo in Paesi più fiorenti. Addirittura consiglio di vendere anche la prima casa per acquistare altrove e far sì che il mattone frutti un bel po' di denaro. Comunque anche in questo caso, come tutti i metodi che propongo, ho consulenti ben preparati che insegnano come fare”.
Hai scritto molti libri e ci sono sono parecchi CD in cofanetti accattivanti contenenti corsi per la libertà finanziaria. Da dove iniziare?
“Agire sempre step by step. Il primo libro da leggere? ‘I soldi fanno la felicità’, e poi sul mio sito www.alfiobardolla.com si trova tutto il materiale necessario”. 
Insieme ai tuoi collaboratori tenete corsi ad personam. Non tutti, di questi tempi, hanno il denaro necessario per pagarseli, ma allo stesso tempo vorrebbero uscire da situazioni economiche disagevoli. Come possono fare?

“Contattare la mia segreteria e così si trova la soluzione. Magari ci presentano tre persone e possiamo fare uno sconto notevole. Sono affari di amministrazione, in questa sede accogliamo le richieste con massima disponibilità verso chi realmente vuole cambiare la propria situazione economica”.
www.italiachiamaiitalia.it
26-07-2014 | 15:16:04L’INTERVISTA ai protagonisti


Daniela Dessì e Fabio Armiliato, Bohéme a Torre del 

Lago – di Alessandra Giorda







Hanno ricevuto i premi e i riconoscimenti più prestigiosi che si possono aggiudicare in una sfavillante e trionfale carriera lirica interpretando moltissimi ruoli










Un grande amore nella vita e sulla scena dove i due protagonisti sono due grandi della musica lirica internazionale. Lei il soprano italiano più famoso al mondo, lui il tenore che il mondo ci invidia. Daniela Dessì e Fabio Armiliato hanno appena festeggiato 14 anni della loro unione, sono innamorati più che mai e questa sera nella splendida cornice a Torre del Lago saranno Mimì e Rodolfo nell'Opera in assoluto più rappresentata al mondo: la Bohéme di Giacomo Puccini.


Sono un esempio straordinario di doti vocali, interpretative e drammatiche. Lei la prima e unica interprete occidentale ad aver portato Madama Butterfly a Nagasaky, in Giappone, con una tournée del Festival Pucciniano a Torre del Lago. Lui un raffinato interprete di Mario Cavaradossi in Tosca, che ha portato questo ruolo in giro per il mondo e con il Teatro dell'Opera di Roma in tournèè in Giappone ha raccolto 45 minuti di applausi: un vero e proprio successo che passerà alla storia.
Hanno ricevuto i premi e i riconoscimenti più prestigiosi che si possono aggiudicare in una sfavillante e trionfale carriera lirica interpretando moltissimi ruoli. Quando si ha la fortuna di parlare con loro gli ingredienti che colpiscono sono la grande umiltà ed educazione che nonostante siano due dei dell'Olimpo lirico, fanno della modestia un loro must.
Daniela e Fabio, questa sera la Premiére de La Bohéme con la regia firmata da Ettore Scola: come avete lavorato con lui?
“Sono felice di aver potuto lavorare con lui perchè sono una grande ammiratrice. Ho lavorato con serenità e grande voglia di costruire insieme”, spiega Daniela a Italiachiamaitalia.it, “è un regista e uomo sensibile da lasciare a noi cantanti la libertà esprimere quello che abbiamo dentro di noi. I personaggi di questa Bohéme sono frutto delle sue e nostre opinioni in merito per raggiungere un assolo eccellente. Devo ammettere che le idee di tutti noi collimavano perfettamente con le sue”.
“Ho trovato in Ettore Scola – dice Fabio da parte sua - una persona straordinaria sia come essere umano che come artista, un regista fantastico. Con lui i personaggi di Bohéme risplendono poichè è riuscito a mettere in evidenza aspetti e particolari nel dettaglio. E' riuscito ad adattare il suo occhio cinematografico alle esigenze del palco. L'impianto scenico è molto bello e mette in risalto un Bohéme viva e vera. Solo un maestro del cinema come lui poteva far un lavoro così curato nel dettaglio”.
Bohéme è l'Opera in assoluto più rappresentata al mondo, perchè?
“E' un capolavoro!”, commenta Fabio, “un'unione tra storia e letteratura con parole messe in musica. E' una sintesi del teatro musicale, un grande capolavoro di Puccini. E' ambientata a Parigi, che è la culla degli artisti, fucina dei ragazzi che vogliono far carriera. Così come ha messo in evidenza anche il film di due anni fa di Woody Allen, Midnaight in Paris, dove i personaggi artistici della storia di quel tempo vertevano tutti su Parigi, da italiani a americani e  spagnoli, in cerca della loro strada verso il successo. L'ambientazione, la musica e la storia rendono Bohéme straordinaria e quando ci sono gli accordi finali della morte di Mimì mi prende sempre una pugnalata nello stomaco. La Bohème si adatta bene anche nel teatro moderno, per tutti questi motivi è la più rappresentata al mondo”.
Fabio, Rodolfo e Daniela Mimì. Innamorati sul palco e innamorati nella vita. Quanto conta il trascorso e l'attuale personale sul palco?
“Il nostro rapporto ha appena festeggiato 14 anni, abbiamo passato due volte i 7 anni e credo che il nostro amore sia ben saldo”, dichiara Fabio. “Ci siamo conosciuti in un momento storico dove le nostre carriere erano ben consolidate e ci siamo potuti dedicare l'uno all'altra. Interpretare i ruoli pucciniani dando quel valore aggiunto che scaturisce dal personale senza dubbio rende maggiormente vera l'interpretazione. Ci sono sfumature, complicità e quell'alchimia che vengono fuori sulla scena solo se si è una coppia anche nella vita. E' un contributo maggiore non solo vocale ma anche attoriale. Siamo molto spontanei e generosi in tutto sia nella vita che nel lavoro”.
Secondo Daniela “il vero sentimento traspare. E' un valore aggiunto all'interpretazione che seppur sviluppata nel migliore dei modi non può essere come quando si è innamorati anche nella vira reale.  E' un aiuto per noi artisti quando s'interpretano amori così forti e il pubblico lo coglie”.
Per Daniela “il fascino di Torre del Lago è incredibile. Senti che respiri la musica di Puccini, ti senti avvolta da una straordinaria energia. Il Teatro è ubicato sul lago in uno scenario da favola. Invito tutti coloro che possono a venire, perchè mai rimarranno delusi da tanta bellezza”.
Per Fabio “è come rivivere quando Puccini componeva le Opere, avere sinergia e coinvolgimenti tali che ti portano a viaggiare con la fantasia. Vedi la luna che lui vedeva tramontare sul lago e le colline intorno che vedeva lui. Si respira la sua aria e il suo vissuto musicale. Noi artisti cerchiamo di fare il possibile per rendere giustizia ai suoi capolavori e divulgarli  sempre nel miglior modo possibile”.
Qual è il ruolo che più ti si addice nel panorama lirico? Fabio: “Tutti i ruoli quando li interpreto li sento parte di me. Tra i miei principali c'è Cavaradossi e anche in questo caso sono sempre me stesso. Puccini ha avuto e ha un gran peso nella mia vita artistica. Ricordo quando ho ascoltato Bohéme per la prima volta con la voce di Beniamino Gigli e poi con la voce di Luciano Pavarotti, mi sono innamorato di questo personaggio”. Daniela: “M'innamoro  realmente di tutte le eroine che canto. Non c'è n’è una in particolare. Posso solo dirti che amo Butterfly che ho portato in giro per tutto il mondo e Mimì poichè ho iniziato a interpretare per la prima volta a 16 anni”.
Il Belcanto nasce in Italia e oggi il mondo , soprattutto l'Oriente, ci copia. Basti pensare che il teatro NCPA di Pechino è diventato il primo Teatro la mondo ed è nato nel 2007. Il futuro della lirica si chiama Cina?
Fabio: “Per anni abbiamo portato la lingua italiana e l'opera lirica in giro per il mondo. E' ora che si raccolgano i frutti ed è bene che siamo stati bravi a insegnare agli stranieri. Che sia Oriente o Sud America questo non conta, quello che conta è aver lasciato il segno nel mondo. Le istituzioni in Italia dovrebbero incrementare e sovvenzionare un bene tale come la lirica che mi chiedo coma mai ancora non sia patrimonio dell’UNESCO. E' inaccettabile! I giovani lirici di oggi non hanno la sicurezza di una lavoro come abbiamo avuto noi. Ci sono tanti talenti che hanno il diritto di poter vivere di questa sublime arte. Non siamo competitivi nel nostro Paese: è assurdo!”.
Daniela, sei il soprano italiano più importante al mondo. Quanto pesa mantenere questo status?“Intanto grazie! Diciamo che non pesa, poichè trovo questa parola essere un po’ troppo forte. Senza dubbio è molto faticoso, bisogna sempre dare il massimo e studiare di continuo per migliorarsi sempre. Devo ammettere che però ha anche un aspetto affascinante e il rovescio della medaglia è che raccogli tante soddisfazioni”.
www.italiachiamaitalia.it

17-07-2014 | 14:33:37L’INTERVISTA


Lirica, Amarilli Nizza a ItaliaChiamaItalia, ‘l’amore per

 l’arte è un motore che non si ferma mai’ – di Alessandra 

Giorda





Attesissimo, per il 17 luglio, è il Galà Placido Domingo con star del mondo della lirica. Il tenore madrileno canterà le più famose arie di Verdi.









E' iniziato dal 20 giugno il Festival del secolo dell'Arena di Verona. Ogni opera, come sempre all'Arena, registra un grandissimo successo di pubblico e critica. Attesissimo, per il 17 luglio, è il Galà Placido Domingo con star del mondo della lirica.
Il tenore madrileno canterà le più famose arie di Verdi. Tra il cast di altissimo livello c'è lei, soprano che incanta per doti vocali e recitative fuori dal comune: Amarilli Nizza. Una pucciniana d'eccezione, una Cio Cio San (Protagonista di Madame Butterfly) strepitosa, vera e unica, con la capacità di coinvolgere il pubblico in modo tale da non sapere più se la rappresentazione alla quale sta partecipando sia finzione o realtà.
Un'estate densa tra il Festival Pucciniano a Torre del Lago dove sarà anche Suor Angelica nell'omonima Opera e Giorgetta ne Il Tabarro. Mentre Aida nella splendida cornice dell'Arena di Verona.
Amarilli Nizza ha calcato i palchi più prestigiosi del mondo: dal Bunka Kaikan di Tokyo, al Palazzo del Cremlino di Mosca, al Staatsopera di Vienna, La Fenice di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Regio di Torino solo per citarne alcuni.
Acclamata e osannata da pubblico e stampa, Amarilli oltre a essere un vero talento del belcanto è una premurosa madre che adora suo figlio e una bellissima donna con per profondi valori.
Sei tra le protagoniste del prestigioso Festival 2014 nella splendida cornice dell'Arena di Verona. Là sarai Aida: similitudini e differenze tra Aida e Amarilli?
“Aida è fiera, combattiva, sensibile e colma di amore. In tutto questo mi sento molto simile. Una donna che soccombe al senso del dovere, ma che non si priva dei propri sentimenti e delle proprie emozioni. Anche in questo sono sicuramente simile!”.
Sarai inoltre protagonista al Galà Placido Domingo del 17 Luglio. Cosa canterai?

“Canterò scene tratte dai due Foscari”.
Cosa rappresenta per te partecipare a questo Galà?
“La gioia di poter essere accanto a Placido Domingo, per una volta ancora. Il carisma e l'energia che questo artista esprime non sono descrivibili. Si possono solo percepire stando accanto a lui”.
Hai un'estate densa di impegni. A Torre del Lago eri stata proposta anche come insegnante al Festival Puccini per una Master Class d'eccezione. Sei però stata chiamata a Barcellona. Quindi salta la master class?
 “Purtroppo ho dovuto annullare la Master a Torre del Lago per un impegno al Liceu di Barcellona subentrato all'improvviso. Ho dovuto sostituire una cantante che faceva ‘Tabarro’ e si è ammalata. In ogni caso ho tenuto numerosi Master in questi ultimi anni: al Conservatorio di Parma, alla scuola Civica di Bracciano, all'Università di Seoul. Mi entusiasma sempre vestire i panni di insegnante. Credo che poter trasferire agli altri le proprie conoscenze sia doveroso e bellissimo. L'insegnamento è mettersi al servizio del prossimo e quindi è una attività che riempie l'animo umano”.
Quali sono i prossimi appuntamenti dopo l'estate 2014?
“Mi aspetta Tosca a Leipzig, Butterfly a Oviedo, Nabucco ancora a Leipzig, Suor Angelica al regio di Torino”.
Sei una bellissima donna, un corpo perfetto: cosa fai per mantenerti così e fare invidia alle diciottenni?
“Purtroppo al momento non faccio nulla e me ne rammarico! Ho però fatto sport per tutta la vita. Ho cominciato a tre anni e ho smesso quando mio figlio è nato. Ora vivo un po’ di rendita (non so ancora per quanto)”.
Hai lavorato molto nella stagione invernale e hai un'estate impegnativa. Sei un treno che non si ferma mai?
“Cerco di trovare gli spazi per la famiglia e per gli amici all'interno di tanto lavoro. Non è certamente facile, ma il fuoco sacro dell'amore per l'arte è un motore molto forte che dà grande energia”.


08-07-2014 | 12:05:22L’INTERVISTA


Opera, Teatro Regio di Torino sbarca in Cina: ‘un

 accordo storico’ – di Alessandra Giorda


PAOLA GIUNTI


Paola Giunti, Direttore della Comunicazione e delle Pubbliche Relazioni, a Italiachiamaitalia.it: ‘mai nessun teatro italiano aveva sottoscritto un accordo con il Teatro dell'Opera della capitale della terra del Dragone’. Si tratta di ‘un vero proprio scambio culturale e di know how. Verrà messa in scena un'Opera italo-cinese nel 2015 in Cina e presentata nel 2017 al Regio di Torino’





Il Teatro Regio di Torino è sempre di più un fiore all'occhiello per l'omonima città e per l'Italia nel mondo. Dopo il grande successo del Japan Tour, l'accordo storico siglato con il prestigioso teatro NCPA di Pechino, ora è la volta di sbarcare in Russia e precisamente nell'incantevole San Pietroburgo. A parlare del Regio nel mondo e non solo, a ItaliaChiamaItalia, è il Direttore della Comunicazione e delle Pubbliche Relazioni, Paola Giunti.
Con disponibilità, simpatia e cortesia Paola sottolinea come l'Opera nata nel 1600 sia e continui ad essere un valore aggiunto dell'Italia, un prodotto eccellente di esportazione osannato all'estero e denigrato nel Paese natio.
E' da qualche giorno che è stato firmato l'accordo tra Teatro Regio di Torino e Teatro NCPA di Pechino. Un vanto per il Regio che s'impone in Cina?
“E' un vero e proprio accordo storico perchè mai nessun teatro italiano aveva sottoscritto un accordo con il Teatro dell'Opera della capitale della terra del Dragone. L'NCPA non è solo il teatro più importante a Pechino, ma attualmente il Centro produttivo più importante al mondo. E' stato inaugurato nel 2007 ed è stupendo! Ha tre sale di cui due da 2400 posti, una da 1400, in più un auditorio da 1000. Siamo orgogliosi che da questo tempio della musica abbiano chiesto al Regio di Torino, con tutti i prestigiosi teatri nel mondo, un accordo per migliorare la qualità degli spettacoli”.

Nello specifico come si snocciola l'accordo?
“E' un vero e proprio scambio. I nostri tecnici e vario personale andrà in Cina per mettere a disposizione i campi dove noi siamo forti. Mentre il nostro personale acquisirà da quello dell'NCPA nozioni dove loro sono più bravi di noi. Verrà messa in scena un'Opera italo-cinese nel 2015 in Cina e presentata nel 2017 al Regio di Torino. L'Opera, ‘Il Ragazzo del Risciò’ è scritta da un compositore cinese, ma puramente occidentale”.
In Cina apprezzano l'Opera lirica e in Italia, dov'è nata, è poco considerata. Perchè?
“I cinesi dimostrano una grande passione per lo spettacolo in genere, infatti ne è testimonianza che sorgono molti teatri in Cina e investono in un genere che noi cinicamente pensiamo sia morto. Invece la lirica è viva più che mai e apprezzata all'estero. Ora la terra del Dragone è la nazione più importante del mondo e il Teatro Regio, ripeto, è onorato di essere stato scelto. In Italia le Istituzioni non valorizzano il belcanto come un prodotto doc, come il Parmigiano Reggiano, i vini e la moda  di Armani, pur essendo un made in Italy come gli altri citati”.
Cosa abbiamo da imparare dalla Cina?
“Il Teatro Regio è andato là nel 2010 e poi in Giappone. Pechino e Shangai sono città enormi, spettacolari, dalle bellezze contrapposte tra cultura millenaria e grattacieli futuristici da rimanere a bocca aperta. Gli italiani hanno da imparare molto dai cinesi: in primis la dedizione al lavoro e la grande manualità. Noi, come Teatro Regio, siamo forti nel creare scene nei nostri laboratori dove stampano ancora con le polveri e in Cina questa tecnica è molto salvaguardata, quindi l'unione delle due tradizioni credo possa essere solo vantaggiosa. L'Opera è nata nel 1600 e noi, pur evolvendoci, seguiamo ancora tradizioni  del passato. E' importante mantenere vivo un artigianato così pregiato, poiché l'Opera è ancora alto artigianato”.
Il Teatro Regio di Torino sempre più nel mondo. Ora sbarca in Russia in un contesto spettacolare. Raccontaci.
“Un doveroso ringraziamento è da fare all'Istituto San Paolo che è sempre più vicino all'arte e alla musica e grazie al quale si può realizzare questa prestigiosa tournée. Il 9 luglio e 10 luglio il Teatro Regio sarà in tournée a San Pietroburgo. L’Orchestra e il Coro del Regio, guidati dal Direttore musicale Gianandrea Noseda, saranno ospiti mercoledì 9 del Teatro Mariinskij, nell’ambito del prestigioso Festival delle Notti Bianche, e giovedì 10 luglio al Museo Ermitage, per il 250° anniversario della fondazione. Al Mariinskij verrà eseguita la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi che per il Regio di Torino è il miglior biglietto da visita. Apprezzata in tutto il mondo anche nel Japan tour. Veri e propri successi di cui andiamo fieri. La gente ci acclama, non solo gli artisti ma anche noi che non cantiamo. Ho avuto persone in lacrime che mi hanno abbracciato ed io ho detto loro che facevo parte della stampa, non ero un'artista. Mi hanno ringraziato comunque. Nella splendida cornice dell’Ermitage, esattamente nel cortile del Palazzo d'Inverno, si svolgerà il Gala Verdi con sinfonie e cori dalle più celebri opere verdiane”.
Altro appuntamento importante è per agosto. Siete chiamati dalle varie parti del mondo che sono importanti nel campo lirico, siete soddisfatti?
“Sì, il 26 agosto il Teatro Regio sarà a Edimburgo all'Edinburgh International Festival, con il Guglielmo Tell di Rossini sotto la direzione di Gianandrea Noseda. Siamo onorati di essere richiesti là dove esserci conta. E' una bella conquista!”.
Il Regio impegnato nel mondo: prossimi obiettivi?

“Tutta la concentrazione ora va su quanto appena esposto e poi su casa nostra. La prossima stagione teatrale sarà ricca di illustri nomi e densa di Opere spettacolari. Sarà la stagione dell'EXPO Milano 2015. Non ci aspettiamo solo il pubblico di casa, ma molti stranieri, come già spesso accade, ma con numeri elevati. Da Rho Fiera (EXPO) si raggiunge Torino in soli 50 minuti. A Luglio verranno messe in scena 4 Opere, in 4 giorni, tra le più belle e significative del melodramma italiano: La Bohéme, Il Barbiere di Siviglia, La Traviata, e Norma, con artisti d'eccezione quali Desirée Rancatore, Carmen Giannattasio, Maria Agresta, Antonino Siragusa e molti altri altisonanti nomi del panorama lirico mondiale. Quindi ogni persona che soggiornerà nella splendida Torino, sempre apprezzata dai visitatori, per 4 giorni avrà la possibilità di vedere le 4 Opere citate”.


30-06-2014 | 11:48:20L’INTERVISTA


Opera, Desirée Rancatore a ItaliaChiamaItalia: ‘sogno di 

cantare a Buenos Aires’







Osannata da stampa e pubblico, Rancatore raccoglie consensi ovunque canta: dalla Francia alla Spagna, dall'Inghilterra all'Italia

di Alessandra Giarda - ItaliaChiamaItalia













Tra le stelle del panorama lirico italiano che portano all'estero il loro talento spicca la diva del momento, come l'ha definita  tempo fa la prestigiosa rivista spagnola Opera Actual: Desirée Rancatore.
Osannata da stampa e pubblico, Rancatore raccoglie consensi ovunque canta: dalla Francia alla Spagna, dall'Inghilterra all'Italia. Nel 2013 ha trionfato in Medio Oriente, con la Traviata, dove ha folgorato anche il nostro Ambasciatore d'Italia in Oman, Paola Amadei, da me intervistata, che ha riconosciuto nel soprano di Palermo un vero e proprio talento nella voce e nella recitazione. Gli omaniti sono rimasti incantati dal debutto del soprano nel loro Paese.
La sua agenda è già densa d'impegni fino a luglio 2015 tra la Francia e l'Italia in un doppio appuntamento al prestigioso Teatro Regio di Torino con “I Purutani” a aprile e “La Traviata” a luglio, quest'ultima in concomitanza con l'Expo 2015 di Milano. E poi il ritorno nel Sol Levante a ottobre.
Ora Rancatore è prossima a partire per il Giappone dove è acclamata come una diva internazionale. Quando la si conosce di persona quello che colpisce di lei è la grande umiltà accompagnata da uno straordinario talento.
Il 22 luglio canterai a Osaka e il 25 a Tokyo. Il tuo ritorno nel Sol Levante come fai ogni due anni è sempre apprezzato sia da te che dai giapponesi. Come commenti a riguardo?
“Il rapporto che ho con il pubblico del Sol Levante è meraviglioso e straordinario. Torno sempre con gran piacere e gioia. L'entusiasmo che mi dimostra è un vero e proprio bagno d'autostima per me. Quando sono là mi rigenero nel corpo e nella mente. E' un popolo che stimo per cultura, pulizia e mentalità”.


Canterai solo “le arie da camera” nel Japan Recital?
“No, il mio repertorio è incentrato più sul ‘belcanto’ che farò nel primo tempo e nel secondo tempo canterò le ‘arie da camera’”.
Hai iniziato il 2014 in maniera straordinaria, un ottimo successo personale nel tuo debutto nel ruolo della Contessa Adèle (Le Comte Ory, Rossini) a Lione, diretta da Laurent Pelly in una co-produzione con La Scala di Milano. E così stai procedendo.
“Ho iniziato molto bene l'anno e poi mi sono dovuta fermare a causa un problema di salute assolutamente risolto, ma che mi ha tenuta per un periodo di tempo in assoluto riposo. In questo periodo ho sempre studiato e tenuto in allenamento la voce. Il riposo forzato ha avuto il suo risvolto positivo, poiché mi sono potuta dedicare a quelle cose che normalmente non faccio per mancanza di tempo”.
In Giappone verrà commercializzato il tuo cd del Japan Recital. E' vendibile anche nel resto del mondo?
“Nei negozi solo in Giappone, online in tutto il mondo”.
Il debutto in Oriente quando è stato?
“Nel 2007 con la Lucia di Lammermoor di Donizetti: un trionfo e dal 2007 ritorno in Giappone almeno ogni due anni”.
Non hai mai cantato al Colon di Buenos Aires. Ti piacerebbe?
“Certo! Purtroppo non ci si può scritturare da soli e quindi lancio un appello a chi di dovere. Andrei volentieri a cantare in Argentina, dove ci sono moltissimi nostri connazionali e non solo per loro ma anche per il popolo argentino. In più il Colon gode di fama internazionale. Spero quest'appello venga accolto e mi si presenti l'opprtunitàdi sbarcare in quella terra piena di fascino”.

14-06-2014 | 13:58:14L’INTERVISTA

Michelangelo Galeati a ItaliaChiamaItalia, ‘la nostra lingua vive nel mondo grazie all’opera’             di Alessandra Giorda - ItaliaChiamaItalia





Michelangelo Galeati, violoncellista imolese, da tempo si occupa del grande patrimonio italiano riconosciuto in tutto il mondo e poco valorizzato nella patria natia: l'opera lirica in tutte le sue sfaccettature. Chi sono i personaggi, qual è la loro storia, chi è il compositore, qual è il momento storico. Il tutto fatto con la passione e la semplicità di un grande, come solo lui può fare.







30-05-2014 | 19:11:46L’INTERVISTA ESCLUSIVA

Chiude ‘Alle Falde del Kilimangiaro’, Licia Colò a ItaliaChiamaItalia: ‘divergenze con Vianello’ di Alessandra Giarda - ItaliaChiamaItalia








23-05-2014 | 12:00:00L’INTERVISTA

Giorgio Gori (Pd) a ItaliaChiamaItalia: sogno una Bergamo più internazionale (VIDEO)                                 di Alessandra Giorda - ItaliaChiamaItalia





13-05-2014 | 10:55:02  Il mezzosoprano bolognese

Lirica, Silvia Beltrami a ItaliaChiamaItalia: amo l’allegria di Rossini (VIDEO) – di Alessandra Giorda


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30-04-2014 | 16:00:48L’INTERVISTA

Tessa Gelisio a ItaliaChiamaItalia: abbiamo solo questa Terra, rispettiamola  di Alessandra Giorda - ItaliaChiamaItalia








09-04-2014 | 10:00:46L’INTERVISTA

Opera lirica, Marina Comparato a ItaliaChiamaItalia: ‘con il Barbiere la mia prima volta a Buenos Aires’

di Alessandra Giorda - ItaliaChiamaItalia




02-05-2014 | 18:00:49

Sesso, Cicciolina a ItaliaChiamaItalia: ‘fa bene alla coppia, fatelo più che potete   

di Alessandra Giarda - ItaliaChiamaItalia

















26-03-2014 | 10:47:20L’INTERVISTA

Massimiliano Gallo a ItaliaChiamaItalia: ‘italiani mafia e pizza? All’estero ci vogliono così’di Alessandra Giorda - ItaliaChiamaItalia












01-04-2014 | 10:10:43


‘Puccini? Equilibrio tra musica e teatro’: parola del tenore Borrallo – di Alessandra Giorda


























07-04-2014 | 19:29:40L’INTERVISTA


Mattia Poggi, lo chef di AliceTv a

ItaliaChiamaItalia: ‘mangiare italiano per vivere bene’ di Alessandra Giorda - ItaliaChiamaItalia





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