MICHELANGELO GALEATI
Miei cari ed affezionati lettori è con immenso piacere che Vi presento il Maestro Michelangelo Galeati, un valore aggiunto che l'Italia vanta di avere e che oltre ad essersi esibito nei teatri di quasi tutto il mondo, prosegue la sua attività con ideee geniali dove coinvolge sempre i giovani che sono il nostro futuro. Infatti a gennaio, terrà proprio un corso per giovani direttori d'orchestra provenienti da tutto il mondo a fianco del Maestro Lior Shambadal per l'orchestra sinfonica ICO (Istituzione Concertistica Orchestrale) "Tito Schipa" di Lecce con un ciclo di "lieder" di Gustav Mahler. Ci tengo però porre l'accento sull'idea geniale avuta per la rappresentazione del 2 settembre a Torre Bevegna in provicia di Perugia che è oggetto dell'intervista a seguire. Infatti Galeati ha compreso che il grande valore operistico non deve solo essere per chi ha avuto la fortuna di essere educato in tal senso, ma è suo progetto diffondere e far capire a chi non ha cultura in tal senso, le Opere. L'Italia ha un passato glorioso di musicisti e Opere, ma non ha la cultura di scoprire e conoscere, il must, per i più sono i reality ,soap e fiction. Ottimi anche questi momenti più frivoli, ma il nostro patrimonio culturale non finisce lì, va ben oltre ed è giusto conoscere, poi il singolo deciderà cosa è meglio per se. D: Come si è svolta la serata del 2 settembre a Torre Bevagna che ha raccolto ottimi consensi da pubblico e critica?
R: La serata si è svolta nell'incantevole teatro ottocentesco che è una vera e propria bomboniera, un piccolo Teatro San Carlo ( Napoli). C'è stata la spiegazione dell'Opera "La Traviata"e subito seguita dall' "Aria", ossia ogni Aria prima veniva spiegata, poi suonata e cantata. C'è stato un fantastico connubio tra racconto, musica e canto. Ho coinvolto sia gli esordienti per l'orchestra che cantanti professionisti.
D: Si sono approfonditi molto i vari aspetti de "La Traviata" ?
R: Certo ho voluto che la gente capisse l'importanza che quest'Opera ha avuto per Verdi e quanto lui ci tenesse. "La Traviata" è stata rappresentata per la prima volta nel 1853 e mi sembra doveroso che la gente sappia cosa c'è dietro ad un'Opera, poichè spesso va a teatro a vedere ma sa nulla, tranne per alcuni una breve infarinatura, soprattutto se non ci sono i sottotitoli sul display, manco capisce le parole.
D: C'è una enorme differenza tra l'Italia e l'Estero per la cultura musicale . Giovani e meno giovani gremiscono i teatri , mentre il popolo italiano vede l' Opera come un qualcosa solo di nicchia?
R: Da noi ci sono meno risorse , lo Stato non sovvenziona la cultura che gli altri Paesi ritengono un patrimonio da conservare e diffondere sempre più. Ci sarebbero molti Comuni italiani che vorrebbero sovvenzionare spettacoli , ma non hanno risorse e devono rinunciare. Sono molte le persone che gradirebbero ampliare la loro cultura in tal senso , non possiamo continuare ad avere solo la nicchia abituè della Scala di Milano piuttosto che del Teatro dell'Opera di Roma. E' doveroso "aprire" a nuovi orizzonti.
D: Quali sono i tuoi prossimi lavori?
R. "La Bohème" a Roma al Salone Margherita e lo spettacolo "Pierino e il lupo...e altro ancora " con Gigi Proietti che ha avuto un ottimo successo nella prima tournée terminata il 3 agosto scorso e che riprenderà a marzo 2014.
D: Cosa rappresenta per te la musica?
R: E' , come sosteneva Wagner, la forma d'arte più completa. Racchiude la totalità delle arti.

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