DOMENICO GIORGI
Miei carissimi lettori con grande piacere Vi presento l'Ambasciatore d'Italia in Giappone Domenico Giorgi che direttamente da Tokyo ci "racconta" la rassegna, che quest'anno per la prima volta ha una durata di nove mesi, Italia in Giappone 2013. Un evento strepitoso che racconta l'Italia in tutte le sue eccellenze, dalla pittura , alla musica e all'enogastronomia e tanto altro.D: I Giapponesi sono famosi per "l'orecchio fino", cosa apprezzano maggiormente della cultura musicale italiana ?
R: Il pubblico giapponese apprezza sicuramente la musica classica e l’opera (basti pensare che il Teatro "La Fenice di Venezia" ha richiamato oltre 16mila spettatori in 8 rappresentazioni comprensive anche di alcuni concerti). Il calendario di appuntamenti di musica lirica e’ particolarmente denso anche per i prossimi mesi, con il ritorno in Giappone del
Teatro alla Scala di Milano, dell’Arena di Verona, dell’Accademia di Santa Cecilia, del Teatro Regio di Torino e altri ancora.
D: Teatro alla Scala di Milano e Teatro Regio di Torino in tournée in Giappone. Qual è il programma ?
R: Il Teatro alla Scala di Milano torna in Giappone e propone due grandi opere di Giuseppe Verdi, in occasione del 200esimo anniversario dalla nascita del Maestro.
L’altra rappresentazione è "Rigoletto", nella nuova versione di Gilbert Deflo, in passato già particolarmente apprezzato in Giappone. L’orchestra sara’ invece guidata da un altro giovane direttore, anche egli molto promettente, Gustavo Dudamel, vincitore nel 2004 del Gustav Mahler Conducting Competition.
Mi fa piacere, in particolare, sottolineare che dopo 6 anni di assenza, tornerà in Giappone anche il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, una compagnia di primo livello, la cui storia è costellata dalla presenza delle piu’ grandi etoile del balletto. Quest’anno andra’ in scena
・Romeo e Giulietta", con la coreografia del Maestro inglese Sir Kenneth MacMillan ( foto a sinistra). Il Corpo di ballo si esibirà a Tokyo, mentre alcuni concerti si terranno a Nagoya e Osaka (nella prestigiosa Asahi Festival Hall, inaugurata lo scorso aprile con il Teatro "La Fenice di Venezia").
Grande attesa vi e’ anche per il Teatro Regio di Torino, che arriverà in Giappone a fine novembre e rappresenterà "Un ballo in maschera" e "Messa da Requiem", entrambi di Giuseppe Verdi, e la "Tosca" di Giacomo Puccini presso il prestigioso teatro Tokyo Bunka Kaikan.La tournee del Regio sarà accompagnata da una missione di sistema della città di Torino, che coglierà l’occasione per far conoscere la realtà locale piemontese al pubblico giapponese, sempre curioso e aperto a nuove esperienze conoscitive.
D: La pittura italiana si presenta nel Sol Levante con Michelangelo e Palazzo Pitti: in che modo? Quali opere visibili?
R: La Mostra dedicata a Michelangelo si apre a fine giugno a Fukui, ed arriverà, ai primi di settembre, al National Museum of Western Art di Tokyo. Saranno presentate al pubblico oltre 60 opere dell’artista provenienti da Casa Buonarroti, sede di una preziosa collezione di dipinti, sculture, modelli e manoscritti dell’artista. Spicca in particolare la Madonna della Scala, capolavoro della giovinezza.
La mostra Palazzo Pitti invece, incentrata sull’arte moderna italiana a Firenze tra XVIII e XX secolo, e’ dedicata ad importanti artisti del movimento dei Macchiaioli in Toscana e allo sviluppo dell’arte italiana del Novecento proveniente da una città come Firenze, culla del Rinascimento e molto amata in Giappone. Tra i vari artisti, saranno presentate le opere di De Chirico, Fontanesi, Zandomenighi. Va rilevata l’importanza di questo evento perche’ consentira’ di aprire al pubblico giapponese una prospettiva piu’ moderna e vicina all’Italia di oggi. La Mostra oltre alla tappa di Tokyo si spostera’ anche nelle prefetture di Chiba, Gunma e Tottori, rimanendo in Giappone fino a 2014 inoltrato.D: Facendo il punto della situazione Italia in Giappone 2013 sta avendo la risposta che ci si attendeva? Quali sono gli obiettivi che gli organizzatori hanno raggiunto e che vogliono raggiungere per la prossima metà dell'evento? La comunità italiana in Giappone ha apprezzato tale iniziativa?
R: Quest’anno per la prima volta la Rassegna "Italia in Giappone" si protrae per 9 mesi circa, e ad oggi tutti gli organizzatori sono estremamente soddisfatti dell’interesse manifestato dal pubblico giapponese e anche dalla comunità italiana qui presente. Giusto per farle qualche esempio: la mostra di Raffaello, appena conclusasi, ha richiamato oltre 500mila visitatori (per una media di oltre 6mila visitatori al giorno); quella dedicata alla Biblioteca Ambrosiana, in cui e’ stato esposto il Musico di Leonardo, ha superato le 260mila presenze; il festival del cinema (appuntamento tradizionale che si tiene ormai da 13 anni a Tokyo nella settimana tra fine aprile e inizio maggio) ha richiamato nelle sale oltre 11mila spettatori. Si prevede che le mostre che arriveranno nella seconda parte dell’anno e le importanti tournee del teatro della Scala di Milano e il Regio di Torino confermino queste cifre.D: Cosa ama il popolo del Sol Levante dell'Italia?
I Giapponesi amano mlto la storia, la cultura, l’arte e l’enogastronomia del nostro Paese. Significativo e’ il fatto che l’Italia resta l prio Paese di destinazione in Europ del turism nipponico.
e sviluppare. L’obiettivo che abbiamo adesso e’ quello di continuare a stimolare la capacita’ di attrazione che l’Italia esercita sul Paese del Sol Levante, offrendo spunti sempre nuovi e interessi più vicini al mondo dei giovani. Basti pensare alle potenzialità della musica contemporanea o del fumetto italiano che si potrebbero esplorare
e sviluppare. L’obiettivo che abbiamo adesso e’ quello di continuare a stimolare la capacita’ di attrazione che l’Italia esercita sul Paese del Sol Levante, offrendo spunti sempre nuovi e interessi più vicini al mondo dei giovani. Basti pensare alle potenzialità della musica contemporanea o del fumetto italiano che si potrebbero esplorare
D: Si tratterà anche la sfera dell'arte culinaria italiana?
D: A quando Giappone in Italia 201.....?





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